Saturday night fever

Ecco cosa rimane della brutta disavventura di ieri sera….

Il dopocena di Giulia 🥰 ben quattro fruttolini!

Stasera eravamo a casa solo noi donne. Giulia era molto strana, era nervosa, non si calmava. Continuava a lagnarsi. Persino a cena ha mangiato pochissimo.

Poco importa (ho pensato) le verrà fame più tardi. Ho sistemato la cucina, lavato e cambiato Elisa. L’ho allattata. Intanto Giulia giochicchiava sul tappeto. Alla solita ora inizio la routine della nanna.

Ma era diversa.

Non ha voluto lavare i dentini (cosa che di solito adora fare) e lamentava male alla bocca. La guardo e la sua lingua era piena di puntini. Ossantocielo e adesso? Non aveva altri sintomi e mi sembrava comunque tranquilla. Cosi ho provato a metterla a nanna.

Dopo mezz’oretta era ancora sveglia e lamentava ancora il dolore alla bocca. Cosi decido. Giubbino a tutte e tre e vado dalla guardia medica. Arrivate a destinazione la triste sorpresa: c’era un sacco di gente!

E niente. Aspettiamo. Elisa nel frattempo ha fame. Le dò da mangiare facendo le acrobazie perché giustamente anche Giulia voleva stare in braccio (d’altronde si erano fatte quasi le 23). Finalmente mancano solo 2 persone.

La donna davanti a me ha iniziato a chiedermi delle bimbe…. solite cose: nome, età, perché eravamo lì…… abbiamo chiacchierato un po’.

Era lì da oltre due ore con il suo terzo figlio di 8 anni (gli altri due 10 e 4 anni erano a casa). Viene il suo turno. Mi fa passare. Io quasi piango. La gioia di trovare ancora persone disposte ad aiutare gli altri nei momenti di difficoltà senza chiedere nulla in cambio. Magia.

Proprio oggi mi estato chiesto per l’ennesima volta: perché lo fai di scrivere sto blog se lo fai gratis? Beh ecco ora la risposta ce l’ho chiara: perché la vita reale con tutte le sue sfaccettature è bella da vivere e bella da scrivere. È bella da condividere.